VOUCHER DIGITALI

Domande dal 29 aprile 2021. Contributo a fondo perduto fino a 6.000 euro.

La Camera di Commercio di Pistoia-Prato, nell’ambito delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione.

Beneficiari

Micro, piccole e medie imprese

  • aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Pistoia-Prato
  • attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale.

Interventi ammissibili

Gli interventi di innovazione digitale previsti dai suddetti progetti e le relative spese dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 – inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi – ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1.

Elenco 1:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga.

      Elenco 2: 

utilizzo di altre tecnologie digitali purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing;
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.

Fornitori 

Devono avere sede legale in uno degli Stati membri dell’Unione europea e non possono essere soggetti beneficiari della stessa misura in cui si presentano come fornitori. Inoltre, non possono essere fornitori di beni e/o di servizi, imprese o soggetti che siano in rapporto di collegamento, controllo (ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile) e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con i beneficiari.

Spese ammissibili

  • servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle sopra indicate
  • acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti di cui sopra

Tutte le spese devono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2021.

Spesa minima ammissibile: € 3.000,00

Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, a eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario sostenga realmente ed effettivamente il costo dell’IVA senza possibilità di recupero.

Agevolazione

Contributo a fondo perduto nella misura del 70% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute sino ad un massimo di € 6.000,00.

Cumulo

Gli aiuti di cui al presente Bando sono concessi in regime de minimis ai sensi dei Regolamenti n. 1407/2013/UE del 18 dicembre 2013, o n. 1408/2013/UE del 18 dicembre 2013 relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis.

Gli aiuti di cui al presente Bando sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili:

a) con altri aiuti in regime de minimis fino al massimale de minimis pertinente;

b) con aiuti in esenzione o autorizzati dalla Commissione nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento di esenzione applicabile o da una decisione di autorizzazione.

Sono inoltre cumulabili con aiuti senza costi ammissibili.

Presentazione domande

La domanda esclusivamente in modalità telematica dal 29 aprile 2021 sino ad esaurimento fondi e comunque non oltre il 30 giugno 2021.

Ripartiamo in digitale – Voucher C.C.I.A.A. di Firenze

Ripartiamo in digitale 

La C.C.I.A.A. di Firenze mette a disposizione €  374.845,00

per iniziative di Digitalizzazione d’Impresa

Voucher Digitali I4.0

 

 

Risorse disponibili

Ammontano a euro 374.845,00 le risorse rese disponibili dalla CCIAA di Firenze e sono riservate alle singole imprese di tutti i settori, quale sostegno economico finalizzato alle iniziative di digitalizzazione Impresa 4.0 anche orientate alla sostenibilità ambientale, oltre che funzionali alla continuità operativa durante l’emergenza da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post emergenziale.

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Disciplinare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese come definite dall’Allegato 1 al Regolamento n. 651/2014/UE della Commissione Europea, aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze, e in regola con il pagamento del diritto annuale.

 

Valore del voucher

Fino a euro 7.000,00 nella misura del 70% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute, oltre la premialità di cui all’art. 4 del disciplinare, relativo al rating di legalità.

L’investimento minimo richiesto è di euro 3.000,00

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  1. servizi di consulenza e/o formazione
  2. acquisto di beni e servizi strumentali

Tali spese devono essere riferite agli ambiti tecnologici di innovazione digitale Impresa 4.0 e dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’elenco 1, con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’elenco 2, e nello specifico:

 

Elenco 1: utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga.

 

Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing.

 

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 90° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo.

 

Invio delle domande

Le domande potranno essere inoltrate dal 16 luglio 2020 al 31 luglio 2020 (salvo eventuale chiusura per esaurimento delle risorse disponibili).

Per maggiori informazioni scrivici a segreteria@conflavoro.po.it oppure telefona allo 0574 900758 o se preferisci essere contattato, invia un messaggio  Whatsapp al 320 5628815

EMERGENZA CoronaVirus – SOSPENSIONE DEBITI BANCARI: RICHIESTA + ELENCO BANCHE

FAC-SIMILE DELLA RICHIESTA:

La seguente Impresa
denominazione sociale____________________________________________________)
(codice fiscale/partita iva________________________________________________)
(indirizzo sede____________________________________________________________)
(telefono____________) (fax________________) (e-mail____________________)
nella persona di: (______________________-legale rappresentante)

DICHIARA

  • presa visione del DPCM del 9 marzo 2020 che ha introdotto misure urgenti di contenimento del contagio dal virus COVID-19, estendendo a tutto il territorio nazionale i divieti e limitazioni in origine previsti per le sole aree definite come “zona rossa” e, quindi, estendendo tale definizione a tutto il territorio nazionale”;
  • di avere adeguate prospettive economiche e di avere una situazione economica finanziaria che provi la continuità aziendale;
  • in considerazione delle notevoli ripercussioni, in primo luogo di natura finanziaria, che l’attuale situazione sta avendo ed avrà nei prossimi mesi sulle aziende italiane;

per quanto sopra

CHIEDE

  • la sospensione per ……..mesi del pagamento della quota capitale con traslazione del piano di ammortamento del/dei rapporto/i di mutuo o finanziamento a m/l termine di seguito indicati per analogo periodo:
  • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
  • la sospensione per ……..mesi del pagamento della quota capitale dei canoni del/dei rapporto/i di leasing mobiliare/immobiliare di seguito indicati con conseguente postergazione dell’esercizio dell’opzione di riscatto:
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
  • la sospensione per ……..mesi del pagamento della quota capitale dei piano di rimborso rateale del/i conto/i corrente/i con garanzia ipotecaria “piando di rientro”, già in ammortamento alla data di presentazione della domanda, di seguito indicato/i per analogo periodo:
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………
    • n…………………

DICHIARA

‘ di essere un’impresa con un numero di dipendenti a tempo indeterminato o determinato non superiore a 250 unità e un fatturato annuo minore di 50 milioni di euro (oppure un totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro);

‘ [per i mutui e leasing] di non avere rate scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da più di 90 giorni;

‘ [per le operazioni di anticipazione] che i crediti oggetto di anticipazione per la quale si chiede l’allungamento della scadenza sono certi ed esigibili;

‘ che il finanziamento oggetto della richiesta di sospensione/allungamento non abbia già usufruito di analoga sospensione/allungamento nell’arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda, ad eccezione delle facilitazioni della specie concesse ex lege in via generale;

PRENDE ATTO CHE

  • che la Banca/l’Intermediario finanziario valuterà la richiesta secondo il principio di sana e prudente gestione e nel rispetto delle proprie procedure e che, in base alla tempistica prevista dal Punto 2.1.9 dell’Accordo, cioè di norma 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, fornirà una risposta;
  • ai fini della concessione delle facilitazioni previste, la Banca/l’Intermediario finanziario potrà richiedere all’impresa ulteriori informazioni;
  • il tasso di interesse al quale sono realizzate le operazioni di sospensione può essere aumentato rispetto a quello previsto nel contratto di finanziamento originario, in funzione esclusivamente degli eventuali maggiori costi per la banca, strettamente connessi alla realizzazione dell’operazione medesima, fino a un massimo di 60 punti base;
  • il tasso di interesse al quale sono realizzate le operazioni di allungamento può essere aumentato rispetto a quello previsto nel contratto di finanziamento originario in linea con i maggiori oneri per la banca connessi alla realizzazione dell’operazione medesima;

Allegati [Eventuali].

In fede.

, li

Il/I richiedente/i _______________________________________

La Banca/l’Intermediario finanziario si riserva di verificare le dichiarazioni fornite dall’Impresa e le ulteriori condizioni di ammissibilità previste dall’Accordo, tra le quali, in particolare, che alla data odierna l’Impresa non presenti posizioni classificate dalla Banca/l’Intermediario finanziario come “non performing” (ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate). I risultati della verifica sono comunicati tempestivamente all’impresa.

, li

La Banca/L’Intermediario finanziario ___________________________________________

ELENCO BANCHE E INTERMEDIARI FINANZIARI ADERENTI

Banca Adria Colli Euganei – Credito Cooperativo

Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carrù

Banca Alto Vicentino – Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana

Banca Apulia

Banca Capasso Antonio

Banca Carige – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia

Banca Cassa di Risparmio di Savigliano

Banca Centro Lazio Credito Cooperativo

Banca Centropadana Credito Cooperativo

Banca Cesare Ponti

Banca CR Firenze

Banca Cras – Credito Cooperativo Chianciano Terme – Costa Etrusca – Sovicille

Banca dei Sibillini, Credito Cooperativo di Casavecchia – Società Cooperativa

Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania – Credito Cooperativo

Banca del Monte di Lucca

Banca del Piceno Credito Cooperativo

Banca del Piemonte

Banca del Territorio Lombardo Credito Cooperativo

Banca del Territorio Lombardo Credito Cooperativo

Banca del Valdarno Credito Cooperativo

Banca della Valsassina Credito Cooperativo

Banca di Anghiari e Stia – Credito Cooperativo

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società cooperativa

Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori – Credito Cooperativo

Banca di Cividale

Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo – Caltanissetta

Banca di Credito Cooperativo Abruzzese Cappelle sul Tavo

Banca di Credito Cooperativo Agrigentino

Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica

Banca di Credito Cooperativo Bergamo e Valli

Banca di Credito Cooperativo Brianza e Laghi

Banca di Credito Cooperativo Campania Centro – Cassa Rurale ed Artigiana

Banca di Credito Cooperativo dei Colli Albani

Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale

Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno

Banca di Credito Cooperativo dell’Alta Murgia

Banca di Credito Cooperativo dell’Alto Tirreno della Calabria – Verbicaro (Cosenza)

Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio

Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e del Canavese

Banca di Credito Cooperativo di Anagni

Banca di Credito Cooperativo di Arborea

Banca di Credito Cooperativo di Avetrana

Banca di Credito Cooperativo di Bellegra

Banca di Credito Cooperativo di Borghetto Lodigiano (Lodi)

Banca di Credito Cooperativo di Buccino e dei Comuni Cilentani

Banca di Credito Cooperativo di Buonabitacolo

Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate

Banca di Credito Cooperativo di Canosa-Loconia

Banca di Credito Cooperativo di Capaccio Paestum

Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza

Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago s.c.

Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura

Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella

Banca di Credito Cooperativo di Cherasco

Banca di Credito Cooperativo di Cittanova

Banca di Credito Cooperativo di Falconara Marittima

Banca di Credito Cooperativo di Fano

Banca di Credito Cooperativo di Flumeri

Banca di Credito Cooperativo di Gaudiano di Lavello

Banca di Credito Cooperativo di Gradara

Banca di Credito Cooperativo di Leverano (Lecce)

Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno (Como)

Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa

Banca di Credito Cooperativo di Massafra

Banca di Credito Cooperativo di Montepaone

Banca di Credito Cooperativo di Napoli

Banca di Credito Cooperativo di Nettuno

Banca di Credito Cooperativo di Oppido Lucano e Ripacandida

Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere

Banca di Credito Cooperativo di Ostuni

Banca di Credito Cooperativo di Pachino

Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca De’ Baldi Società Cooperativa

Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna (L’Aquila)

Banca di Credito Cooperativo di Putignano

Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano

Banca di Credito Cooperativo di Roma

Banca di Credito Cooperativo di San Biagio Platani

Banca di Credito Cooperativo di San Marco dei Cavoti e del Sannio

Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe (Taranto)

Banca di Credito Cooperativo di Sarsina – Società cooperativa

Banca di Credito Cooperativo di Spinazzola (Bari)

Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse

Banca di Credito Cooperativo di Turriaco

Banca di Credito Cooperativo di Valle del Torto

Banca di Credito Cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo – Banca Annia

Banca di Credito Cooperativo Laudense Lodi (Milano)

Banca di Credito Cooperativo Mutuo Soccorso di Gangi

Banca di Credito Cooperativo Pordenonese

Banca di Credito Cooperativo S. Michele di Caltanissetta e Pietraperzia

Banca di Credito Cooperativo Valdostana

Banca di Imola

Banca di Macerata

Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo

Banca di Pesaro Credito Cooperativo

Banca di Pescia e Cascina – Credito Cooperativo

Banca di Piacenza

Banca di Ripatransone e del Fermano Credito Cooperativo

Banca di Sassari

Banca di Udine Credito Cooperativo

Banca Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale

Banca Euromobiliare

Banca Intermobiliare

Banca Interprovinciale

Banca Lazio Nord Credito Cooperativo

Banca Malatestiana Credito Cooperativo

Banca Monte Pruno – Credito Cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino

Banca Nazionale del lavoro

Banca Patavina – Banca di Credito Cooperativo di San’Elena e Piove di Sacco

Banca Patrimoni Sella & C.

Banca per lo Sviluppo della cooperazione di credito

Banca Popolare del Cassinate

Banca Popolare del Frusinate

Banca Popolare del Lazio

Banca Popolare di Bari

Banca Popolare di Fondi

Banca Popolare di Puglia e Basilicata

Banca Popolare di Sondrio

Banca Popolare di Spoleto

Banca Popolare di Sviluppo

Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa

Banca Popolare Etica

Banca Popolare Pugliese

Banca Popolare Sant’Angelo

Banca Prossima

Banca S. Biagio del Veneto Orientale di Cesarolo, Fossalta di Portogruaro e Pertegada – Banca di Credito Cooperativo

Banca San Francesco Credito Cooperativo

Banca Sella

Banca Sicana – Credito Cooperativo di Sommatino, Serradifalco e Sambuca di Sicilia – Soc. Coop.

Banca Tema – Terre Etrusche e di Maremma C.C. – Società Cooperativa

Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano

Banca Valsabbina

Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise

Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo

Banco BPM

Banco delle Tre Venezie

Banco di Credito P. Azzoaglio

Banco di Desio e della Brianza

Banco di Lucca e del Tirreno

Banco di Sardegna

Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo

BCC Basilicata – Credito Cooperativo di Laurenzana e Comuni Lucani

BCC del Garda – Banca di Credito Cooperativo Colli Morenici del Garda

BCC Felsinea – Banca di Credito Cooperativo dal 1902

BCC Umbria Credito Cooperativo

Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo)

BNP Paribas Lease Group Leasing Solutions

BPER Banca

Calit – Credit Agricole Leasing Italia

Cassa di Risparmio di Asti

Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli

Cassa di Risparmio di Bra

Cassa di Risparmio di Cento

Cassa di Risparmio di Fermo

Cassa di Risparmio di Fossano

Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia

Cassa di Risparmio di Saluzzo

Cassa di Risparmio di Volterra

Cassa di Risparmio in Bologna

Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo

Cassa Raiffeisen Wipptal

Cassa Rurale Alto Garda Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Trento Banca di Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino – Banca di Credito Cooperativo – Società cooperativa

Cassa Rurale ed Artigiana di Boves – Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola – Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti – Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano (Mantova)- Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova – Credito Cooperativo

Cassa Rurale Lavis – Mezzocorona – Valle di Cembra BCC

Cassa Rurale Pinzolo

Cassa Rurale Rotaliana e Giovo

Cassa Rurale Val di Non

Centromarca Banca di Credito Cooperativo di Treviso e Venezia

Cereabanca 1897 Credito Cooperativo

ChiantiBanca Credito Cooperativo

CLAAS Financial Services

Claris Leasing

CNH Capital Europe

Credemfactor

Credemleasing

Crédit Agricole Cariparma

Credit Agricole Carispezia

Credit Agricole Friuladria

Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana del Friuli Venezia Giulia

Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana di San Giovanni Rotondo

Credito Cooperativo C.R.A. di Paliano

Credito Cooperativo Centro Calabria

Credito Cooperativo di Brescia

Credito Cooperativo di Caravaggio Adda e Cremasco – Cassa Rurale

Credito Cooperativo Friuli

Credito Cooperativo Mediocrati

Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese

Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia

Credito Emiliano

Credito Etneo – BCC

Credito Valtellinese

Farbanca

Fidimed

Finlombarda

Friulovest Banca – Credito Cooperativo

Imprebanca Spa

Intesa Sanpaolo

Istituto per il Credito Sportivo

JCB Finance

La BCC del Crotonese – Credito Cooperativo

La Cassa di Ravenna

Mediocredito Italiano

PrimaCasa – Credito Cooperativo FVG

RomagnaBanca Credito Cooperativo Romagna Est e Sala Cesenatico

Rivierabanca Credito Cooperativo

Sanfelice 1893 Banca Popolare

Sardaleasing

Sella Leasing

Terre Etrusche e di Maremma C.C. – Società Cooperativa

UBI Banca

UBI Factor

UBI Leasing

UniCredit

UniCredit Leasing

Unipol Banca

Valfidi

Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo (Verona) Società Cooperativa

ViVal Banca – Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme, Bientina e S. Pietro in Vincio

ViviBanca

Banca Adria Colli Euganei – Credito Cooperativo

Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carrù

Banca Alto Vicentino – Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana

Banca Apulia

Banca Capasso Antonio

Banca Carige – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia

Banca Cassa di Risparmio di Savigliano

Banca Centro Lazio Credito Cooperativo

Banca Centropadana Credito Cooperativo

Banca Cesare Ponti

Banca CR Firenze

Banca Cras – Credito Cooperativo Chianciano Terme – Costa Etrusca – Sovicille

Banca dei Sibillini, Credito Cooperativo di Casavecchia – Società Cooperativa

Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania – Credito Cooperativo

Banca del Monte di Lucca

Banca del Piceno Credito Cooperativo

Banca del Piemonte

Banca del Territorio Lombardo Credito Cooperativo

Banca del Territorio Lombardo Credito Cooperativo

Banca del Valdarno Credito Cooperativo

Banca della Valsassina Credito Cooperativo

Banca di Anghiari e Stia – Credito Cooperativo

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società cooperativa

Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori – Credito Cooperativo

Banca di Cividale

Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” di San Cataldo – Caltanissetta

Banca di Credito Cooperativo Abruzzese Cappelle sul Tavo

Banca di Credito Cooperativo Agrigentino

Banca di Credito Cooperativo Bergamasca e Orobica

Banca di Credito Cooperativo Bergamo e Valli

Banca di Credito Cooperativo Brianza e Laghi

Banca di Credito Cooperativo Campania Centro – Cassa Rurale ed Artigiana

Banca di Credito Cooperativo dei Colli Albani

Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale

Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno

Banca di Credito Cooperativo dell’Alta Murgia

Banca di Credito Cooperativo dell’Alto Tirreno della Calabria – Verbicaro (Cosenza)

Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio

Banca di Credito Cooperativo di Alba, Langhe, Roero e del Canavese

Banca di Credito Cooperativo di Anagni

Banca di Credito Cooperativo di Arborea

Banca di Credito Cooperativo di Avetrana

Banca di Credito Cooperativo di Bellegra

Banca di Credito Cooperativo di Borghetto Lodigiano (Lodi)

Banca di Credito Cooperativo di Buccino e dei Comuni Cilentani

Banca di Credito Cooperativo di Buonabitacolo

Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate

Banca di Credito Cooperativo di Canosa-Loconia

Banca di Credito Cooperativo di Capaccio Paestum

Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza

Banca di Credito Cooperativo di Carugate e Inzago s.c.

Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura

Banca di Credito Cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella

Banca di Credito Cooperativo di Cherasco

Banca di Credito Cooperativo di Cittanova

Banca di Credito Cooperativo di Falconara Marittima

Banca di Credito Cooperativo di Fano

Banca di Credito Cooperativo di Flumeri

Banca di Credito Cooperativo di Gaudiano di Lavello

Banca di Credito Cooperativo di Gradara

Banca di Credito Cooperativo di Leverano (Lecce)

Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno (Como)

Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa

Banca di Credito Cooperativo di Massafra

Banca di Credito Cooperativo di Montepaone

Banca di Credito Cooperativo di Napoli

Banca di Credito Cooperativo di Nettuno

Banca di Credito Cooperativo di Oppido Lucano e Ripacandida

Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere

Banca di Credito Cooperativo di Ostuni

Banca di Credito Cooperativo di Pachino

Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca De’ Baldi Società Cooperativa

Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna (L’Aquila)

Banca di Credito Cooperativo di Putignano

Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano

Banca di Credito Cooperativo di Roma

Banca di Credito Cooperativo di San Biagio Platani

Banca di Credito Cooperativo di San Marco dei Cavoti e del Sannio

Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe (Taranto)

Banca di Credito Cooperativo di Sarsina – Società cooperativa

Banca di Credito Cooperativo di Spinazzola (Bari)

Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse

Banca di Credito Cooperativo di Turriaco

Banca di Credito Cooperativo di Valle del Torto

Banca di Credito Cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo – Banca Annia

Banca di Credito Cooperativo Laudense Lodi (Milano)

Banca di Credito Cooperativo Mutuo Soccorso di Gangi

Banca di Credito Cooperativo Pordenonese

Banca di Credito Cooperativo S. Michele di Caltanissetta e Pietraperzia

Banca di Credito Cooperativo Valdostana

Banca di Imola

Banca di Macerata

Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo

Banca di Pesaro Credito Cooperativo

Banca di Pescia e Cascina – Credito Cooperativo

Banca di Piacenza

Banca di Ripatransone e del Fermano Credito Cooperativo

Banca di Sassari

Banca di Udine Credito Cooperativo

Banca Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale

Banca Euromobiliare

Banca Intermobiliare

Banca Interprovinciale

Banca Lazio Nord Credito Cooperativo

Banca Malatestiana Credito Cooperativo

Banca Monte Pruno – Credito Cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino

Banca Nazionale del lavoro

Banca Patavina – Banca di Credito Cooperativo di San’Elena e Piove di Sacco

Banca Patrimoni Sella & C.

Banca per lo Sviluppo della cooperazione di credito

Banca Popolare del Cassinate

Banca Popolare del Frusinate

Banca Popolare del Lazio

Banca Popolare di Bari

Banca Popolare di Fondi

Banca Popolare di Puglia e Basilicata

Banca Popolare di Sondrio

Banca Popolare di Spoleto

Banca Popolare di Sviluppo

Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa

Banca Popolare Etica

Banca Popolare Pugliese

Banca Popolare Sant’Angelo

Banca Prossima

Banca S. Biagio del Veneto Orientale di Cesarolo, Fossalta di Portogruaro e Pertegada – Banca di Credito Cooperativo

Banca San Francesco Credito Cooperativo

Banca Sella

Banca Sicana – Credito Cooperativo di Sommatino, Serradifalco e Sambuca di Sicilia – Soc. Coop.

Banca Tema – Terre Etrusche e di Maremma C.C. – Società Cooperativa

Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano

Banca Valsabbina

Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise

Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana – Credito Cooperativo

Banco BPM

Banco delle Tre Venezie

Banco di Credito P. Azzoaglio

Banco di Desio e della Brianza

Banco di Lucca e del Tirreno

Banco di Sardegna

Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo

BCC Basilicata – Credito Cooperativo di Laurenzana e Comuni Lucani

BCC del Garda – Banca di Credito Cooperativo Colli Morenici del Garda

BCC Felsinea – Banca di Credito Cooperativo dal 1902

BCC Umbria Credito Cooperativo

Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna (Cuneo)

BNP Paribas Lease Group Leasing Solutions

BPER Banca

Calit – Credit Agricole Leasing Italia

Cassa di Risparmio di Asti

Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli

Cassa di Risparmio di Bra

Cassa di Risparmio di Cento

Cassa di Risparmio di Fermo

Cassa di Risparmio di Fossano

Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia

Cassa di Risparmio di Saluzzo

Cassa di Risparmio di Volterra

Cassa di Risparmio in Bologna

Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo

Cassa Raiffeisen Wipptal

Cassa Rurale Alto Garda Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale di Trento Banca di Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino – Banca di Credito Cooperativo – Società cooperativa

Cassa Rurale ed Artigiana di Boves – Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola – Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti – Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano (Mantova)- Credito Cooperativo

Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova – Credito Cooperativo

Cassa Rurale Lavis – Mezzocorona – Valle di Cembra BCC

Cassa Rurale Pinzolo

Cassa Rurale Rotaliana e Giovo

Cassa Rurale Val di Non

Centromarca Banca di Credito Cooperativo di Treviso e Venezia

Cereabanca 1897 Credito Cooperativo

ChiantiBanca Credito Cooperativo

CLAAS Financial Services

Claris Leasing

CNH Capital Europe

Credemfactor

Credemleasing

Crédit Agricole Cariparma

Credit Agricole Carispezia

Credit Agricole Friuladria

Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana del Friuli Venezia Giulia

Credito Cooperativo – Cassa Rurale ed Artigiana di San Giovanni Rotondo

Credito Cooperativo C.R.A. di Paliano

Credito Cooperativo Centro Calabria

Credito Cooperativo di Brescia

Credito Cooperativo di Caravaggio Adda e Cremasco – Cassa Rurale

Credito Cooperativo Friuli

Credito Cooperativo Mediocrati

Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese

Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia

Credito Emiliano

Credito Etneo – BCC

Credito Valtellinese

Farbanca

Fidimed

Finlombarda

Friulovest Banca – Credito Cooperativo

Imprebanca Spa

Intesa Sanpaolo

Istituto per il Credito Sportivo

JCB Finance

La BCC del Crotonese – Credito Cooperativo

La Cassa di Ravenna

Mediocredito Italiano

PrimaCasa – Credito Cooperativo FVG

RomagnaBanca Credito Cooperativo Romagna Est e Sala Cesenatico

Rivierabanca Credito Cooperativo

Sanfelice 1893 Banca Popolare

Sardaleasing

Sella Leasing

Terre Etrusche e di Maremma C.C. – Società Cooperativa

UBI Banca

UBI Factor

UBI Leasing

UniCredit

UniCredit Leasing

Unipol Banca

Valfidi

Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo (Verona) Società Cooperativa

ViVal Banca – Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme, Bientina e S. Pietro in Vincio

ViviBanca

Brevetti+ Bando per la concessione di agevolazioni alle imprese per la valorizzazione economica dei brevetti.

Il MiSE – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha affidato all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – INVITALIA, il compito di realizzare un intervento agevolativo in favore di micro, piccole e medie imprese per la valorizzazione economica dei brevetti, denominata  Brevetti +.

Tale intervento mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei brevetti sui mercati nazionale e internazionale.

Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici relativi a:

  1. Industrializzazione e ingegnerizzazione
  2. Organizzazione e sviluppo
  3. Trasferimento tecnologico

È prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale, nel rispetto della regola del de minimis, del valore massimo di € 140.000 (centoquarantamila/00).

Le risorse disponibili per l’attuazione della misura ammontano complessivamente a € 21,8 milioni di euro (ventunomilioniottocentomila/00).

Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 Gennaio 2020 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per saperne di più e/o per la presentazione delle domande, (CLICCA QUI), oppure, contattaci o se preferisci, vieni a trovarci.

CONFLAVORO PMI Prato

Disegni +4. Bando per la concessione di agevolazioni alle imprese per la valorizzazione dei disegni e modelli

Bando per la concessione di agevolazioni alle imprese per la valorizzazione dei disegni e modelli – Disegni+4

Il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha affidato all’Unioncamere il compito di realizzare un intervento agevolativo in favore di micro, piccole e medie imprese per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale.

Tale intervento, denominato DISEGNI+4, mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei disegni/modelli industriali sui mercati nazionale e internazionale.

Le agevolazioni sono finalizzate all’acquisto di servizi specialistici esterni per favorire:

  • la messa in produzione di nuovi prodotti correlati ad un disegno/modello registrato (Fase 1 – Produzione)
  • la commercializzazione di un disegno/modello registrato (Fase 2 – Commercializzazione).

Le risorse disponibili per l’attuazione della misura ammontano complessivamente a € 13.000.000,00 (Eurotredicimilioni/00).

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili.

  1. L’importo massimo dell’agevolazione per la fase di produzione è di euro 65.000,00 (sessantacinquemila);
  2. L’importo massimo dell’agevolazione è di euro 10.000,00 (diecimila).

Le domande di agevolazione si potranno presentare dalle ore 9:00 del 27 febbraio 2020 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per saperne di più, contattaci o passa a trovarci.

Conflavoro PMI Prato

Legge di bilancio 2020: previsto un contributo fino a 20.000 euro a veicolo per il rinnovo del parco macchine delle imprese

Il decreto fiscale stanzia per l’anno 2019 “15,7 milioni di Euro” da destinarsi al rinnovo del parco veicolare delle imprese attive sul territorio italiano iscritte al Registro elettronico nazionale (R.E.N.) e all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi. La finalità di tale intervento è quella di accrescere la sicurezza del trasporto su strada, e di ridurre gli effetti clima-alteranti derivanti dal trasporto merci su strada.
Saranno oggetto del finanziamento gli investimenti avviati a far data dall’entrata in vigore del decreto, di cui ancora si attende la pubblicazione del testo definitivo, finalizzati alla radiazione, per rottamazione, dei veicoli a motorizzazione termica fino a euro IV, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci e di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a

  • trazione alternativa a metano (CNG);
  • gas naturale liquefatto (GNL);
  • ibrida (diesel/elettrico);
  • elettrica (full electric);
  • a motorizzazione termica e conformi alla normativa euro VI.

L’agevolazione consiste in un contributo, compreso tra un minimo di 2 mila euro ed un massimo di 20 mila per ciascun veicolo, a seconda della massa complessiva a pieno carico del nuovo veicolo e della sua modalità di alimentazione.
I contributi saranno erogati nel limite di  15,7 milioni di euro, e non potranno essere cumulati con altre agevolazioni, relative alle medesime tipologie di investimenti.
Un decreto del Ministero delle infrastrutture dei trasporti regolerà le modalità e i termini di presentazione delle domande per ottenere il contributo, l’entità del contributo massimo riconoscibile nonché le modalità di erogazione dello stesso.

Proprio al fine di ridurre l’impatto ambientale prodotto dai veicoli, i criteri di valutazione delle domande dovranno assicurare la priorità agli investimenti relativi alla sostituzione dei veicoli a motorizzazione termica maggiormente inquinanti.

N. C. Ufficio Stampa – Conflavoro PMI Prato

Nuova Sabatini acquisto beni strumentali: ancora disponibili il 13% dei Fondi

Pubblicate dal MISE le stastistiche aggiornate a settembre 2019 sulla cd. Nuova Sabatini che evidenziano come sia ancora disponibili il 13% dei fondi, pari euro 229.596.162,00.

Già nel mese di agosto, il Ministero aveva anche pubblicato due provvedimenti intesi a  semplificare e velocizzare l’erogazione del contributo della Nuova Sabatini. In generale il beneficio consiste in un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

In particolare, sono state introdotte dalla circolare direttoriale n. 296976 del 22 luglio 2019 nuove modalità operative per la richiesta di erogazione del contributo, così da consentire alle PMI beneficiarie la compilazione guidata della:

  • Dichiarazione di ultimazione dell’investimento (modulo DUI) contenente l’elenco dei beni oggetto di agevolazione, da inoltrare al Ministero tramite Piattaforma, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante o del procuratore;
  • Richiesta Unica di erogazione (modulo RU) contenente tutte le singole quote annuali di contributo previste dal piano temporale di liquidazione indicato nel decreto di concessione, da inoltrare al Ministero tramite piattaforma, previa apposizione della firma digitale del legale rappresentante o del procuratore;
  • Richiesta di Pagamento (modulo RP) che attiva il pagamento di ciascuna quota successiva alla prima, da presentare annualmente al Ministero, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma.

Inoltre, al fine di agevolare la fase transitoria, le PMI che abbiano già richiesto una o più quote del contributo sulla base delle modalità operative previgenti alla data del 22 luglio 2019 devono compilare e trasmettere al Ministero, in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma, la Richiesta di erogazione delle Quote di contributo Rimanenti (modulo RQR).

Erogazione del contributo in un’unica soluzione per i finanziamenti di importo non superiore a 100 mila euro

In seguito al recepimento del decreto Crescita per le domande di agevolazione che presentano un finanziamento deliberato di importo non superiore a 100 mila euro, presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dal 1° maggio 2019, il contributo è erogato dal Ministero alla PMI beneficiaria in un’unica soluzione, con le modalità e nei termini previsti dalla vigente disciplina della misura agevolativa per l’erogazione della prima quota.

Innalzamento da 2 a 4 milioni di euro dell’importo massimo dei finanziamenti concedibili per singola impresa.

Inoltre il decreto Crescita ha innalzato da 2 a 4 milioni di euro l’importo dei finanziamenti concedibili a ciascuna impresa agevolabili. Pertanto le imprese possono presentare domanda di agevolazione utilizzando il nuovo modulo disponibile nella sezione presentazione domande.

Si precisa che le domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dal 1° maggio 2019 (data di entrata in vigore del DL 34 del 30 aprile 2019), qualora comportino, in via cumulata, il superamento del precedente limite di finanziamento di 2 milioni di euro, saranno comunque accettate dal Ministero dello sviluppo economico, anche se presentate utilizzando il precedente modulo di domanda.

N. C. Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

Innovation Manager, dal 27 settembre al 25 ottobre si potrà presentare la domanda d’iscrizione

È stato pubblicato  il 29 luglio 2019 il Decreto del MISE che stabilisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di iscrizione nell’apposito  ELENCO DEI MANAGER QUALIFICATI E DELLE SOCIETÀ DI CONSULENZA.

A partire dalle ore 10.00 del 27 settembre sino alle ore 17.00 del 25 ottobre sarà possibile presentare istanza di iscrizione tramite la procedura informatica accessibile nella sezione “voucher per consulenza in innovazione”, secondo le modalità illustrate negli allegati al medesimo decreto.

I soggetti iscritti all’elenco potranno fornire alle imprese servizi di consulenza specialistica finalizzati a sostenere processi di innovazione negli ambiti della trasformazione tecnologica e digitale, ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato il secondo provvedimento previsto dal Decreto del Ministro Di Maio del 7 maggio 2019, che disciplina le modalità per la richiesta del Voucher come contributo per l’attivazione dei servizi di consulenza da parte dei manager qualificati.

(Per tutte le informazioni CLICCA QUI)

Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

In arrivo aiuti per salute e sicurezza nelle attività di logistica

PREINFORMATIVA BANDO

La Regione Toscana comunica che il 2 settembre 2019 sarà pubblicato un bando che prevede l’erogazione di incentivi per aumentare il livello di salute e sicurezza dei lavoratori nelle attività di logistica delle imprese operanti in Toscana.

Beneficiarie degli aiuti sono micro, piccole e medie imprese (compresi i liberi professionisti) costituite da almeno 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione. Sono ammissibili le iniziative nei seguenti settori che rientrano nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007:

B – ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE;

▪ C – ATTIVITÀ MANIFATTURIERE – con esclusione delle seguenti categorie: 30.11.0 – Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche; 30.12.0 – Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive 33.15.0 – Riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto (esclusi i loro motori); 33.20 – Installazione di macchine ed apparecchiature industriali;

▪ D – FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA;

▪ E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO con esclusione della seguente categoria: 38.31.2 – Cantieri di demolizione navali;

▪ G – COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO, con esclusione delle seguenti sottocategorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1;

H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO;

▪ I – ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE;

▪ J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE;

▪ M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE;

▪ N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE con esclusione della seguente classe: 77.32 noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile;

▪ P – ISTRUZIONE, limitatamente alla classe 85.52;

▪ Q – SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE, ad eccezione del gruppo 86.1;

R – ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO;

▪ S – ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, limitatamente alla divisione 95 e 96.

Gli investimenti devono possedere una componente tecnologica riferita agli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3) con le seguenti priorità tecnologiche da applicare al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro:

▪ ICT e Fotonica;

▪ Fabbrica Intelligente;

▪ Chimica e Nanotecnologie.

Inoltre deve trattarsi di:

▪ progetti per il miglioramento della movimentazione e magazzinaggio materiali e/o materie e sostanze pericolose all’interno dell’area di attività, oppure:

▪ progetti di investimento per il rinnovamento delle attrezzature di lavoro, tali da influire positivamente sui livelli di salute e sicurezza nelle attività di logistica che l’impresa svolge nel territorio toscano.

L’aiuto consiste in un finanziamento agevolato a tasso zerofino all’80% del costo totale ammissibile sugli investimenti.

Il bando disciplinerà i tempi e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento in funzione delle risorse disponibili.

N. C. – Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

In Arrivo aiuti alle imprese che operano nei cantieri edili e navali

PREINFORMATIVA BANDO

La Regione Toscana comunica che il 2 settembre 2019 verrà pubblicato un bando che prevede incentivi per aumentare il livello di salute e sicurezza dei lavoratori delle imprese che svolgono la propria attività nei cantieri edili e navali.

Beneficiarie degli incentivi saranno le micro, piccole e medie imprese (compresi i liberi professionisti), costituite da almeno 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione, che svolgono attività nei cantieri edili e navali nel territorio toscano e che possiedono la sede legale o operativa in Toscana. Sono ammissibili le iniziative svolte da imprese che esercitano attività (classificate come primarie o secondarie) nei settori che rientrano nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007:

§ C – ATTIVITA’ MANIFATTURIERE esclusivamente i seguenti codici: 30.11.0 ‐ Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche; 30.12.0 ‐ Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive; 33.15.0 ‐ Riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto (esclusi i loro motori);  33.20 ‐ Installazione di macchine ed apparecchiature industriali;

§ F – COSTRUZIONI E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO esclusivamente per il seguente codice: 38.31.2 ‐ Cantieri di demolizione navali;

§ N – NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE esclusivamente per il seguenti codice: 77.32 ‐ Noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile.

Per essere ammesso a contributo il programma di investimento deve avere carattere innovativo, con riferimento agli ambiti tecnologici della Strategia di specializzazione intelligente per la Toscana (RIS3). Le priorità di intervento sono:

§ ICT e Fotonica;

§ Fabbrica Intelligente;

§ Chimica e Nanotecnologie;

Inoltre deve trattarsi di progetti:

1. di investimento per il rinnovamento delle attrezzature di lavoro tali da influire positivamente sui livelli di salute e sicurezza dei lavoratori con particolare riferimento ai rischi di caduta dall’alto, di caduta materiali dall’alto ed ai rischi legati alle attività in ambienti confinati, oppure:

2. per il miglioramento dei rischi nella movimentazione e magazzinaggio materiali e/o materie e sostanze pericolose all’interno dell’area di attività.

L’aiuto consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero fino all’80% del costo totale ammissibile sugli investimenti. Il costo totale del progetto di investimento ammissibile va da un minimo di 40.000 euro ad un massimo di 200.000 euro.

Il bando disciplinerà i tempi e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento in funzione delle risorse disponibili.

Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

Finanziamenti agevolati per realizzare programmi E‐Commerce in Paesi Extra‐UE (circ. MISE 1/394/2019)

Tipo di bando: Nazionale

Scadenza: non prevista

Destinatari

Beneficiarie degli aiuti sono tutte le imprese con sede legale in Italia costituite in forma di società di capitali, con almeno 2 bilanci depositati presso il Registro imprese.

Iniziative: Internazionalizzazione

Investimenti

E‐commerce, Promozione ed Internazionalizzazione, Altre azioni di promozione (e‐commerce)

Interventi ammissibili e spese agevolabili

Il finanziamento agevolato è finalizzato a sostenere l’attività realizzata attraverso una piattaforma informatica, sviluppata in proprio o tramite soggetti terzi (market place), per la distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. Il programma deve riguardare un solo Paese di destinazione extra‐UE, nel quale registrare un dominio di primo livello nazionale.

Sono ammesse:

§ spese relative alla creazione e sviluppo di una propria piattaforma informatica:

§ creazione sito ecommerce frontend;

§ creazione sito responsive/sito mobile/app;

§ costo configurazione del sistema;

§ spese di acquisto, registrazione e gestione del dominio geografico nel Paese di destinazione

presso l’Authority locale;

§ consulenze a supporto della piattaforma;

§ spese relative alla gestione/funzionamento della propria piattaforma informatica/market place, di cui:

§ spese di registrazione per apertura store in market place;

§ annual fee per il funzionamento e mantenimento della piattaforma/market place;

§ spese per la sicurezza dei dati e della piattaforma;

§ circuiti di pagamento;

§ scheda tecnica dei prodotti;

§ traduzione dei contenuti;

§ registrazione, omologazione e tutela del marchio;

§ spese di monitoraggio accessi alla piattaforma;

§ spese per analisi e tracciamento dati di navigazione;

§ spese relative alle attività promozionali e alla formazione connesse allo sviluppo del programma di cui:

§ spese per l’indicizzazione della piattaforma/market place;

§ spese per web marketing;

§ spese per comunicazione e promozione;

§ formazione del personale adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma.

Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute dalla data di presentazione della domanda sino a 12 mesi dopo la data di ricevimento dell’accettazione del contratto di finanziamento.

Tipo di contributo

Finanziamento a tasso agevolato

Modalità erogazione contributo

Il finanziamento copre il 100% delle spese preventivate, con i seguenti limiti e comunque nei limiti previsti dal Regolamento UE n.1407/2013, relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis”:

§ 25.000 euro importo minimo;

§ 200.000 euro importo massimo per l’utilizzo di un market place fornito da terzi;

§ 300.000 euro importo massimo per la realizzazione di una piattaforma propria.

L’importo del finanziamento non potrà comunque superare il 12,5% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi 2 bilanci depositati.

Il tasso agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento.

Il finanziamento agevolato deve essere garantito in tutto o in parte. Le PMI e le MID CAP (imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3.000) possono ottenere riduzioni di garanzia in funzione della classe di valutazione «scoring» dell’impresa fino a un massimo dell’80% (questa percentuale può anche essere superiore nel caso di intervento del Fondo Crescita Sostenibile).

La durata complessiva del finanziamento è di 4 anni, di cui 1 di preammortamento e 3 di ammortamento, a decorrere dalla data di perfezionamento.

N.C.  Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

Finanziamenti agevolati per inserimento temporaneo di (Temporany Export Manager) TEM, per progetti di internazionalizzazione in Paesi extra‐UE (circ. MISE 2/394/2019).

Tipo di bando: Nazionale

Scadenza: non prevista

Destinatari:

Beneficiarie dell’aiuto sono tutte le imprese con sede legale in Italia costituite in forma di società di capitali, con almeno 2 bilanci depositati presso il Registro imprese.

In caso di imprese aggregate le stesse dovranno costituire una rete soggetto con autonoma soggettività giuridica mediante la sottoscrizione di un contratto di rete.

Alla data di presentazione della domanda, la Società di Servizi deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

§ essere attiva e risultare iscritta al Registro delle imprese;

§ essere costituita nella forma di società di capitali;

§ avere nell’oggetto sociale l’attività di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese.

Iniziative

Internazionalizzazione

Interventi ammissibili e spese agevolabili

Il finanziamento agevolato è finalizzato a sostenere l’inserimento in azienda di figure professionali specializzate, allo scopo di realizzare processi di internazionalizzazione, attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali erogate esclusivamente da Società di servizi. Il programma deve riguardare al massimo tre Paesi extra‐UE.

Spese ammissibili:

§ spese relative alle prestazioni di figure professionali specializzate (TEM), risultanti da apposito contratto di servizio, che devono essere pari almeno al 60% del finanziamento concesso;

§ spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del TEM di cui:

§ spese per attività promozionali;

§ spese per le certificazioni di prodotti e/o servizi, deposito di marchi o altre forme di tutela

del made in Italy;

§ spese per attività di supporto:

§ spese per la formazione interna/esterna del personale amministrativo o tecnico;

§ spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori e/o titolari dell’impresa

richiedente;

§ spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la

clientela);

§ spese legali per la costituzione di società controllate locali o filiali gestite

direttamente.

Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute dalla data di presentazione della domanda sino a 24

mesi dopo la data di ricevimento dell’accettazione del contratto di finanziamento.

Tipo di contributo

Finanziamento a tasso agevolato

Modalità erogazione contributo

Il finanziamento copre il 100% delle spese preventivate, con i seguenti limiti e comunque nei limiti previstidal Regolamento UE n.1407/2013, relativo agli aiuti di importanza minore “de minimis”:

§ 25.000 euro importo minimo;

§ 150.000 euro importo massimo finanziabile.

L’importo del finanziamento non potrà comunque superare il 12,5% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi 2 bilanci depositati.

Il tasso agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento.

Il finanziamento agevolato deve essere garantito in tutto o in parte. Le PMI e le MID CAP (imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3000) possono ottenere riduzioni di garanzia in funzione della classe di valutazione «scoring» dell’impresa fino a un massimo dell’80% (questa percentuale può anche essere superiore nel caso di intervento del Fondo Crescita Sostenibile).

La durata complessiva del finanziamento è di 4 anni, di cui 2 di preammortamento e 2 di ammortamento, a decorrere dalla data di perfezionamento.

(Per saperne di più CLICCA QUI)

N. C. Ufficio Stampa CONFLAVORO PMI Prato

Credito d’imposta imballaggi 2019: nuova agevolazione per riciclo e riuso. 10.000,00 euro all’anno per ciascun beneficiario.

Il Decreto Legge 34/2019  ha introdotto un’agevolazione rivolta a incentivare comportamenti ecosostenibili e la propensione al riciclo e al riuso degli imballaggi.

L’impresa venditrice della merce può riconoscere all’impresa acquirente un abbuono, a valere sul prezzo dei successivi acquisti, in misura pari al 25% del prezzo dell’imballaggio contenente la merce stessa ed esposto nella fattura.

L’abbuono è riconosciuto all’atto della resa dell’imballaggio stesso, da effettuare non oltre un mese dall’acquisto.

All’impresa venditrice che riutilizza i suddetti imballaggi usati, ovvero che effettua la raccolta differenziata degli stessi ai fini del successivo avvio al riciclo, è riconosciuto un credito d’imposta di importo pari al doppio dell’importo degli abbuoni riconosciuti all’impresa acquirente, ancorché da questa non utilizzati.

Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’importo massimo annuale di 10.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020.

Il credito d’imposta è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito, non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto del testo unico delle imposte sui redditi.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati riutilizzati gli imballaggi ovvero è stata effettuata la raccolta differenziata.

Ai fini della fruizione del credito d’imposta, il modello F24 dovrà essere presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

Con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge 34/2019 verranno stabilite le disposizioni per l’attuazione dell’agevolazione e le modalità per assicurare il rispetto dei limiti di spesa ivi previsti.

Ufficio stampa

Conflavoro PMI Prato

Ecobonus Veicoli: Riaperto il bando per l’acquisto di veicoli a basse emissioni (D. 20‐3‐19, Legge di Bilancio 2019)

Riapre fino al 20 novembre 2019 la piattaforma per richiedere gli incentivi previsti dal cosiddetto Ecobonus auto, quindi, c’è ancora tempo per usufruire del contributo per l’acquisto o la locazione finanziaria di un veicolo a basse emissioni di CO2 previsto dalla Legge di Bilancio 2019 (legge n. 145/2018).

DESTINATARI

Destinatario del contributo è chi acquista veicoli a ridotte emissioni destinati al trasporto di persone.

INTERVENTI AMMISSIBILI E SPESE AGEVOLABILI

L’iniziativa agevola l’acquisto (anche in locazione finanziaria) di veicoli nuovi di fabbrica di categoria M1 a basse emissioni e di categoria L1 e L3 elettrici o ibridi, con le seguenti caratteristiche.

Veicoli di categoria M1 destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e al massimo otto posti a sedere (oltre al sedile del conducente), con i seguenti requisiti:

– nuovi di fabbrica;

– producano emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km;

– siano stati acquistati ed immatricolati in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021;

– il cui prezzo (da listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice) sia inferiore a 50.000 euro compresi gli optional (IVA esclusa).

Veicoli di categoria L1 a due ruote, con cilindrata inferiore o uguale a 50 cc e la cui velocità massima non superi i 45 km/h (L1); veicoli di categoria L3 a due ruote, la cui cilindrata superi i 50 cc e la cui velocità massima superi i 45 km/h. In entrambi i casi i veicoli acquistati devono essere:

– nuovi di fabbrica;

– elettrici o ibridi;

– di potenza inferiore o uguale a 11 kW;

– acquistati ed immatricolati in Italia nell’anno 2019.

TIPO DI CONTRIBUTO

Contributo a fondo perduto

MODALITÀ EROGAZIONE CONTRIBUTO

Il contributo concesso è definito come segue.

Veicoli di categoria M1 con emissioni minori o uguali a 20 g/km:

– 6.000 euro nel caso di rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3 e 4;

– 4.000 euro senza rottamazione.

Veicoli di categoria M1 con emissioni maggiori di 20 g/km e minori o uguali a 70 g/km:

– 2.500 euro nel caso di rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3 e 4;

– 1.500 euro senza rottamazione.

Veicoli di categoria L1 e L3 con rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 0,1, 2 (nel caso di locazione finanziaria da almeno 12 mesi): è concesso un contributo a copertura massima del 30% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 3.000 euro (iva esclusa).

Innovation Manager: il MISE da il via libera al Voucher. Pubblicato il decreto in Gazzetta.

Pubblicato il decreto del Mise dedicato agli Innovation Manager. Il Voucher andrebbe ad agevolare  le imprese che utilizzano questi professionisti.

Ma chi e cosa è l’Innovation Manager?

L’Innovation Manager è colui o colei che può lavorare a diversi livelli operativi e con differenti provenienze funzionali. Ci sono Innovation Manager interni ed esterni all’azienda ed è un ruolo che si presta a molte interpretazioni. In quest’articolo, tuttavia, faremo riferimento all’Innovation Manager dal punto di vista normativo, ai fini dell’ammissione per le aziende al voucher, beneficio messo a disposizione dal MISE.

Aziende beneficiarie

Il voucher è un finanziamento a fondo perduto, previsto dalla legge di Bilancio n.145 del 30 dicembre 2018, a favore delle micro, piccole e medie imprese, per l’acquisto di consulenze in materia di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti del Piano Impresa 4.0, e dei processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Per le micro e piccole imprese il contributo arriva fino a 40.000€, nella misura del 50% delle spese ammissibili. Per le medie è fino a 25.000€, 30% delle spese. Per le reti d’impresa arriva fino a 80.000€, 50% delle spese.

Nel periodo di funzionamento della misura, i tre anni, 2018-2020, vengono messi a disposizione complessivi 75 mln €. Le imprese possono beneficiarne una sola volta.

Spese ammissibili

Il voucher copre i compensi per un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente con un contratto di consulenza di almeno nove mesi, finalizzati a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso una o più tecnologie abilitanti. Queste sono: big data e analytics, cloud e quantum computing, cyber security, prototipazione rapida, realtà virtuale e aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo-macchina, manifattura additiva, stampa 3D, IOT, integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, digital marketing e open innovation. Il voucher può coprire anche l’applicazione di nuovi modelli organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro; nonché i percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al programma Elite, all’apertura al private equity o venture capital o all’utilizzo di strumenti di finanza alternativa o digitale, ad esempio equity crowdfunding, invoice financing, minibond.

Chi è l’Innovation Manager?

Per far sì che l’azienda che lo contrattualizza possa beneficiare del voucher, il manager deve fare domanda d’iscrizione all’elenco dei manager qualificati. Diverse sono le categorie di persone che possono fare domanda: soggetti già accreditati come manager dell’innovazione presso Unioncamere o associazioni di rappresentanza dei manager o le regioni; persone che abbiano conseguito un dottorato di ricerca in matematica, informatica, fisica, chimica, biologia, ingegneria, economia o statistica; o che in tali ambiti abbiano conseguito un master universitario di secondo livello, nonché incarichi presso imprese per almeno un anno nelle aree relative alle tecnologie abilitanti; o che nelle stesse materie abbiano conseguito la laurea magistrale ma con tre anni d’esperienza in tali aree; o ancora sette anni d’esperienza. Quindi una serie di profili professionali piuttosto ampia.

Possono iscriversi all’albo anche le società di consulenza, i centri di trasferimento tecnologico Industria 4.0, gli incubatori di start-up, che potranno indicare fino a dieci innovation manager.

Anche per i manager c’è un limite, di un solo contratto per anno solare.

I tempi e le regole

Entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo, sul sito del MISE:

  • il manager troverà le modalità e i termini per la domanda d’iscrizione all’albo;
  • l’impresa potrà reperire il modello di domanda di ammissione del contributo, i termini per la presentazione e i criteri di valutazione. Nella domanda, l’impresa dovrà già indicare il manager di cui intende avvalersi.

 Per tutti i dettagli, CLICCA QUI

NUOVA SABATINI “Beni Strumentali” sostiene l’acquisto di nuovi macchinari

La misura “Beni Strumentali (Nuova Sabatini)” è un’iniziativa indetta dal “Ministero dello Sviluppo Economico” il cui compito è sostenere investimenti, fino a 4 Milioni di euro, per l’acquisto di beni produttivi quali macchinari, hardware, tecnologie digitali ed altri riportati più avanti nell’articolo.

Il progetto si rivolge alle PMI ed ha validità Nazionale. 

È possibile presentare domanda fino ad esaurimento fondi.

Soggetti beneficiari del progetto sono le PMI (micro,  piccole e medie imprese) che, al momento della presentazione della domanda: 

  • Sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • Non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • Hanno sede in uno Stato Membro, purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

I settori produttivi ammessi abbracciano tutte le filiere, eccetto: 

  • Attività finanziarie e assicurative;
  • Attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Cosa e quanto viene finanziato

Le richieste da presentare, o già presentate, possono raggiungere un valore economico che va dai 20.000 ai 4 Milioni di euro per singolo progetto. Ad eventuale ammissione all’agevolazione, il finanziamento copre fino all’80 % delle spese

Inoltre, i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” possono beneficiare di un contributo maggiorato del 30 %. 

Quali sono le tipologie di beni acquistabili

Le tipologie di beni ammissibili per i finanziamenti sono le seguenti: 

  • Macchinari;
  • Attrezzature;
  • Impianti;
  • Hardware;
  • Software e tecnologie digitali;
  • “Altri beni”, ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità).

Non sono ammesse, invece, spese relative a: 

  • Terreni e fabbricati;
  • Beni usati o rigenerati;
  • “Immobilizzazioni” in corso e acconti. 
  • Come presentare domanda e link utili
  • È possibile richiedere i finanziamenti scaricando, e compilando, il modulo della domanda in formato elettronico. Clicca qui per consultare la guida ufficiale alla compilazione della domanda.

IN ARRIVO IL CREDITO D’IMPOSTA PER LE PMI ITALIANE CHE INVESTONO SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Fiere internazionali: credito d’imposta per le PMI (art. 49, d.l. 34/19). ‘Pre-informativa Bando’

STATO BANDO: In Attivazione

DESTINATARI

Saranno ammesse al beneficio le piccole e medie imprese esistenti alla data del 1° gennaio del corrente anno.

INTERVENTI AMMISSIBILI E SPESE AGEVOLABILI

Con l’art. 49 del decreto crescita (D. L. n. 34/2019 pubblicato sulla GU Serie Generale del 30 aprile 2019 ed in vigore dal 1° maggio di questo stesso anno), si introduce, in favore delle PMI esistenti alla data del 1° gennaio 2019, un credito d’imposta per le spese sostenute in quest’anno e finalizzate alla partecipazione a fiere internazionali. L’obiettivo è quello di migliorare il livello e la qualità di internazionalizzazione delle PMI italiane.

L’incentivo coprirà le spese di partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore che si svolgono in Italia o all’estero, relativamente alle spese per l’affitto degli spazi espositivi; per l’allestimento dei medesimi spazi; per le attività pubblicitariedi promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione.

Quindi, ad esempio, daranno diritto al beneficio le spese di affitto dello spazio dove verrà allestito lo stand fieristico mentre non darebbero diritto al credito, ad esempio, gli oneri sostenuti per il trasporto del personale (spese di viaggio).

TIPO DI CONTRIBUTO: Credito d’Imposta

MODALITÀ EROGAZIONE CONTRIBUTO

Il credito sarà riconosciuto nella misura del 30% delle spese fino ad un massimo di 60.000 euro e, comunque, nel rispetto delle condizioni e dei limiti degli aiuti de minimis,

da ripartirsi in tre quote annuali di pari importo e sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione in F24 (dovrà essere istituito l’apposito codice tributo dall’Agenzia delle Entrate, come di consueto avviene per i crediti d’imposta previsti dal legislatore).

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Entro luglio 2019, verranno pubblicati i decreti attuativi. La presentazione delle domande avverrà per ordine cronologico e sarà previsto un click day.

Digitalizza la tua impresa, 10 mila euro per software e tecnologie 4.0

Bandi aperti dalle Camere di commercio di tutta Italia per l’upgrade digitale delle aziende. Scrivi a incentivi@conflavoro.it per chiedere tutto il supporto che ti serve

Il 10 aprile 2019 è stato lanciato il nuovo bando nazionale per i voucher volti a semplificare l’upgrade delle imprese verso le tecnologie 4.0. La dotazione è di 15,5 milioni di euro, messi a disposizione dalle Camere di commercio. Per l’incremento delle proprie caratteristiche digital, le piccole e medie imprese potranno ottenere fino a 10 mila euroClicca qui per scoprire i bandi aperti che fanno al caso tuo.Gli interventi possono finanziare, in generale, misure di innovazione tecnologica che rispondono a due obiettivi. Ovvero lo sviluppo delle capacità di collaborazione tra aziende del territorio e soggetti altamente qualificati nel campo dell’Industria 4.0 e la promozione di nuove soluzioni focalizzate sulle nuove competenze e tecnologie digitali.Lo stanziamento è utilizzabile dai beneficiari per acquistare beni strumentali, servizi di consulenza o percorsi formativi focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Tra questi, anche prodotti basilari per la digitalizzazione di un’azienda che ha bisogno di avvicinarsi subito e concretamente al 4.0. Ad esempio cloud, cybersicurezza, Big Data e Analytics, software e piattaforme per il controllo gestionale e il coordinamento di costi e personale.

Per facilitarti il percorso burocratico e supportarti in tutti gli step utili allo sviluppo della tua azienda, scrivici all’indirizzo email incentivi@conflavoro.it. E ricorda: esistono centinaia di bandi che possono fare al caso tuo!

Contributi digitali I4.0 – Misura B – Anno 2019

La Camera di Commercio di Prato, nell’ambito delle attività previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie imprese di tutti i settori economici attraverso:

  • la diffusione della cultura digitale tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;
  • l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;
  • il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.0 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai PID

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Contributi Alternanza Scuola Lavoro – Anno 2019

Possono beneficiare dell’intervento camerale i soggetti (imprese e soggetti REA) che rispondano ai seguenti requisiti:

  • avere sede legale e/o unità operativa nella provincia di Prato;
  • essere iscritti al Registro delle Imprese o al Repertorio Economico Amministrativo (REA) della CCIAA di Prato ed essere attivi;
  • essere in regola col pagamento del diritto annuale;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • essere iscritti nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro: http://scuolalavoro.registroimprese.it ;
  • avere accolto in azienda uno o più studenti in percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro) di almeno 40 ore per ciascuno studente, attivati a partire dal 1.1.2019 e conclusi alla data di presentazione della domanda di contributo e comunque non oltre il 31.10.2019;
  • non avere in corso contratti di fornitura di servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio di Prato, ai sensi dell’art. 4, comma 6 del D.L. 06.0702012, n. 95 (convertito nella L. 07.08.2012, n. 135).

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Creazione StartUp Innovative

Possono presentare domanda le micro e piccole imprese, la cui costituzione è avvenuta nel corso dei tre anni precedenti alla data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione. Sono altresì ammissibili gli Spin off di organismi di ricerca e le micro e piccole imprese iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. Sono ammissibili anche le persone fisiche che costituiranno l’impresa entro sei mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione dell’agevolazione. More…

Microcredito a sostegno della nascita di nuove imprese

Possono presentare domanda le micro e piccole imprese (MPI), nonché i liberi professionisti, definite giovanili,femminili oppure di destinatari di ammortizzatori sociali la cui costituzione è avvenuta nel corso dei due anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione; oppure, persone fisicheintenzionate ad avviare, entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda, una micro o piccola Impresa (MPI) o un attività di libero professionista, giovanile o femminile. More…